Benvenuti nel blog della 1° A Liceo Classico - Convitto Nazionale

Ciao ragazzi!

Lo scopo di questo blog è quello di darvi un rapido accesso a materiale e documentazione utile per il nostro progetto su Tristan and Isolde... Qui potrete trovare appunto il materiale da scaricare, leggere e ovviamente commentare :) ogni commento verrà pubblicato senza censura e tenuto in considerazione...sono le vostre idee e sono assolutamente gradite e benvenute!!! Spero che l'idea vi piaccia...si accettano commenti anche su questo blog e sugli eventuali contenuti che vi possono interessare e che potete richiedere di pubblicare.
Penso che inserirò anche una pagina dedicata espressamente all'inglese, dove postare materiale utile per migliorare le vostre capacità di utilizzo della lingua inglese e perchè no....curiosità sulla stessa lingua inglese. Benvenuti e grazie per la collaborazione!! Roberta


"Siamo la classe 1°A del liceo classico del Convitto Nazionale di Cagliari e abbiamo aderito al progetto CLIL, finanziato dalla Regione Sardegna. Questo progetto prevede la riscrittura in chiave moderna del romanzo di Tristano e Isotta. Per la realizzazione di questo elaborato abbiamo lavorato per oltre un mese con la nostra Professoressa di Italiano, Maria Gabriella Gesuè e con la Professoressa Roberta Dotti, esperto CLIL. Il lavoro è stao articolato in diverse fasi: stesura della trama, divisione del testo in sequenze, creazione di immagini inerenti la storia con le didascalie tradotte in inglese. Per noi ragazzi è stata un'esperienza oltre che nuova ed entusiasmante, anche costruttiva, in quanto ci ha permesso di sfruttare la nostra fantasia e migliorare le nostre capacità.
Speriamo che il lavoro prodotto sia, oltre che interessante, anche di vostro gradimento. Buona Lettura!!!!"

Classe 1°A Liceo Classico - Convitto Nazionale Cagliari

mercoledì 21 aprile 2010

Amore Cortese o .... Scortese???

Questa è una storia piccola come tante e travagliata come poche. In essa trova spazio la vicenda di due giovani che scoprono, a distanza di tempo, di essere fratelli. Il caso vuole che si innamorino della stessa ragazza....


"Everything about Tristan..."

Al liceo classico del Convitto nazionale della città di Cagliari studia, tra i tanti, un giovane diciottenne di nome Tristano. Nel suo nome trova riflesso la sua vita di giovane adolescente, non propriamente lieta e serena. Vive con la madre, segretaria presso lo studio di un commercialista, e il padre, un modesto operaio del centro petrolchimico S ARAS. La loro situazione economica non è tra le più rosee, ma non si lamentano, anche se non mancano in Tristano i momenti in cui è un po’ giù perché non si può permettere tutto quello che hanno i suoi compagni del liceo. Sa bene che per i suoi genitori ciò che conta è che lui raggiunga una buona formazione culturale e che per questo sono disposti a far sacrifici, ma non può chiedere loro altro.

Di solito, durante la ricreazione, a scuola, preferisce appartarsi in giardino, dove approfitta per puntare i suoi splendidi occhi verdi sulla pagina di qualche libro di sua preferenza mentre fuma una sigaretta. Ama leggere romanzi d’avventura e identificarsi nel ruolo dell’eroe, pronto a sfidare qualunque ostacolo, pur di raggiungere il suo scopo.



The upsetting news and a new brother

Un giorno, mentre è intento a leggere, si sente chiamare da un bidello, che lo esorta a rientrare, perché era venuta la madre a prenderlo. Stupito da ciò, Tristano chiude il libro, rientra in classe a riprendere il suo zaino, saluta e raggiunge la madre fuori dall’aula.
L’espressione di quest’ultima è tremenda, esprime una forte ansia di parlare e al tempo stesso una certa difficoltà nel trovare le parole. Tristano non comprende, ma poi comincia a fare domande, finché la madre non gli dice che è arrivato il momento che lui sappia tutta la verità. Tristano ancora non capisce, fin quando la madre non gli spiega che Francesco non è il suo vero padre, anche se gli ha voluto bene come a un figlio, e che lui è nato da una sua relazione con un uomo sposato, di un certo prestigio sociale, un noto avvocato di cui lei era la segretaria. In tutti questi anni ha dovuto tacere, sia perché lui era una persona di una certa notorietà e la scoperta della loro relazione e della nascita di un figlio avrebbe destato un vero e proprio scandalo, sia perché voleva proteggere Tristano. Questi allora le chiede come mai gli racconta proprio adesso tutto ciò. La donna sostiene di essere venuta a conoscenza, attraverso i giornali, della morte dell’avvocato, verificatasi a causa di un incidente stradale in cui è rimasta coinvolta anche la moglie. Aggiunge che i due erano i genitori di un giovane di nome Mark, cinque anni più grande di lui.


A new and important encounter...

Tristano, molto provato da un vero e proprio conflitto interiore, decide di partecipare al funerale del padre, curioso di conoscere Mark. Lì lo attende un incontro decisamente inaspettato: tra i tanti presenti la sua attenzione viene attirata da una giovane ragazza di bell’aspetto, dalla carnagione chiara, lunghi capelli neri e grandi occhi verdi. Tra i due vi è un intenso scambio di sguardi. La sua attenzione viene distolta da un ragazzo dal volto teso e pieno di dolore che prende la parola in memoria dei suoi genitori. Alla fine della cerimonia si avvicina per dargli conforto e gli confessa di aver appena saputo della fratellanza che li lega. Mark, seppure sconvolto, accetta di buon grado la notizia perché effettivamente Tristano è l’unica famiglia che gli resta.


The tournament and the "beautiful" reward...

Il tempo passa e il rapporto fra Mark e Tristano diventa sempre più forte.Alcune settimane dopo, il Convitto di Sassari organizza un incontro sportivo con il convitto di Cagliari, al quale partecipa anche Tristano.



Durante la partita di basket, Tristano viene distratto dalla presenza di Isotta, la ragazza che lo aveva colpito al funerale, e che scopre frequentare il Convitto di Sassari. Dopo la vittoria della partita, Tristano, negli spogliatoi, assiste a un atto di bullismo da parte di un gruppo di ragazzi della squadra avversaria verso un ragazzo diversamente abile. Infastidito dalla loro insensibilità, li affronta per difenderlo; in seguito alla discussione scoppia la rissa dove Tristano viene aggredito e ,privo di sensi, viene soccorso da Isotta, che lo porta in infermeria.



Dopo questo episodio, a circa un mese di distanza, Tristano, per racimolare un po’ di soldi, si propone di lavorare come animatore al Tanka Village con il fratello Mark. Trascorso qualche giorno di lavoro, si accorge che al campeggio, in villeggiatura, c’è la ragazza dagli occhi verdi che lo aveva tanto colpito al funerale del padre naturale. I due ragazzi però non si parlano e non stringono amicizia. Durante la permanenza al villaggio turistico, gli animatori organizzano diversi giochi, tra cui un torneo di tiro con l’arco in cui il bersaglio ha la forma di drago e il premio consiste nel ballare con la reginetta del campeggio. Al torneo partecipano tutti i ragazzi del villaggio, ma tra tutti si distingue il giovane Tristano, il quale manifesta una certa abilità nel tiro con l’arco acquisita durante i suoi giochi adolescenziali grazie agli insegnamenti del suo patrigno. Sarà infatti proprio lui il vincitore del torneo, colui che potrà godersi il premio in palio, senza tuttavia conoscere l’identità della ragazza con cui avrebbe dovuto ballare. Nel frattempo vede il fratello Mark triste, per cui, pensa di cedergli il suo premio per tentare di tirargli su il morale, ancora a terra dopo la morte del padre. Mark accetta la proposta del fratello, ignaro anche lui di chi fosse la ragazza e in attesa di godere del premio che sarebbe spettato a Tristano, si unisce ad un gruppo di ragazzi che giocano a far ruotare su se stessa una bottiglia, la quale , fermandosi con la parte del collo in direzione di uno dei partecipanti, fa pagare un pegno al medesimo. Durante il gioco capita proprio a Mark di dover baciare Isotta, senza però sapere che è proprio lei la reginetta della festa. Mentre i due si baciano, Isotta però volge lo sguardo verso Tristano e lo nota infastidito: il ragazzo infatti, poco dopo si allontana; Isotta, amareggiata dalla situazione, decide di seguirlo per chiedergli una spiegazione. Una volta raggiunto, i due s’ incamminano verso la spiaggia e si siedono a parlare sul pattino. Incominciano una conversazione sulla reazione di Tristano e lui le confessa di essere attratto da lei e di essere stato colto da una crisi di gelosia, cosi la bacia. Si è fatto tardi e Tristano si offre di riaccompagnare Isotta in camera sua. Accompagnatala, egli torna ai suoi alloggi dove trova Mark che gli racconta con enfasi del bacio, durante il gioco con la bottiglia, con la "reginetta del campeggio", una ragazza che gli interessa particolarmente, tanto che per la prima volta dopo la morte del padre è riuscito a provare una forte emozione.


Tristan's Speech

Nel frattempo Isotta racconta alla migliore amica, Baby, i bei momenti trascorsi con Tristano. Baby cerca di sviare l’attenzione di Isotta nei confronti di Tristano convincendola a lasciar perdere la storia con lui e portandola invece ad intraprenderne una con Mark, ragazzo di buona famiglia e di ottimo partito.Il giorno seguente Isotta riceve un sms da parte di Tristano con cui la invita ad incontrarsi a bordo piscina, poiché le deve parlare . I due si incontrano ed è Tristano che prende la parola per primo: "mi dispiace, non è colpa tua, sono io che non mi sento sereno. È complicato ma meglio se per ora rimaniamo solo amici”. Isotta, presa dalla tristezza, corre via. Sulla strada verso il suo alloggio incontra Mark che preoccupato cerca di consolarla. Da questo momento si crea un forte legame tra loro che li porterà a trascorrere molto tempo insieme e così a conoscersi meglio.


A diabolical project...and the awaited love declaration

Dopo diversi giorni, in occasione del compleanno di Baby, i due si recano in discoteca per festeggiare tale ricorrenza insieme all’amica, che, a sua volta ha chiesto a Mark di invitare Tristano. Durante la serata Tristano viene presentato alla festeggiata, che già da diverso tempo sperava di conoscerlo. Mark, non sapendo che Tristano e Isotta si conoscevano già da prima, ritiene opportuno presentare finalmente la ragazza di cui si era innamorato al fratellastro. Dopo le presentazioni, Mark invita Baby a ballare, mentre gli altri due ragazzi, a causa di una certa tensione tra loro, non riescono a rivolgersi la parola, fin quando lui si alza per uscire a fumare, recando in mano un cocktail. Isotta si alza per raggiungerlo e Baby, che si accorge di quanto sta accadendo, decide di uscire anche lei portando con sé una sostanza capace di sottrarre temporaneamente ogni forma di inibizione, con l’intenzione di farla assumere a Tristano, poiché gelosa del palese sentimento tra lui e Isotta. Col pretesto ,dunque, di doversi accendere una sigaretta, chiede l’accendino a Tristano che distraendosi le dà la possibilità di versare la sostanza nel suo bicchiere.
Qualche minuto dopo il ragazzo apre completamente il suo cuore a Isotta che, sorpresa da questo comportamento, sente il bisogno di bere per calmarsi dallo shock. Afferra anche lei il bicchiere di Tristano e purtroppo cade vittima della misteriosa sostanza aprendo a sua volta il suo cuore al ragazzo. I due cedono inevitabilmente alla passione,amandosi senza remore,sotto il cielo stellato. Mark giunto li per capire perché stessero tardando, scopre i due, che nel frattempo si erano addormentati l’ una nelle braccia dell’altro. Inizialmente sorpreso e deluso,decide,prima di andar via, di lasciare un segno del suo passaggio: posa la sua giacca sulle spalle di Isotta. Al risveglio, i due amanti si accorgono di essere stati scoperti. Ciò li fa sentire tremendamente in colpa e non sanno in che modo rimediare a quanto accaduto.




The "sought after" girl and Mark's reaction...

Passati alcuni giorni, Tristano nota l’ assenza nel villaggio del fratello e si preoccupa. Nel frattempo viene licenziato dal gestore del villaggio,spinto a far ciò proprio da Mark.
Tale nuova situazione costringe Tristano ad abbandonare il residence, ma con lui è pronta a partire pure Isotta. Tuttavia, ancor prima di accendere il motore decide di avere un chiarimento con Mark. Tristano chiama Baby,le chiede informazioni su Mark e scopre che lui è chiuso in camera e non vuole avere contati con nessuno. Dunque decide di raggiungerlo e chiede a Baby di trattenerlo. Giunto alla camera, Mark è stupito di vedere Tristano, in un primo momento non vuole parlargli, ma poi cede alla sua insistenza. Quest’ultimo gli chiede scusa per il suo comportamento ma gli spiega anche che il suo amore per Isotta è troppo grande e non riesce a rinunciarvi. Mark inizialmente continua a nutrire rancore verso il fratello non accettando queste giustificazioni; Tristano dopo un accesa discussione capisce che non c’è modo di farsi perdonare e quindi amareggiato e deluso va via. Tornato al parcheggio e messosi in sella alla sua moto parte a tutta velocità senza una meta precisa.



The departure of Mark and the tragic accident

Dopo la discussione, Mark, furioso, sale in macchina e parte a tutta velocità con l’intenzione di ritornare a casa. Distratto dai suoi pensieri sbanda e si scontra contro il guardrail. In fin di vita viene trasportato dall’ambulanza all’ospedale più vicino. Tristano viene informato dell’accaduto in quanto unico parente della vittima e preoccupato per il fratello accorre in ospedale. Lì viene informato della situazione di Mark e gli viene proposto di donare un rene al fratello e lui, senza pensarci troppo, accetta. L’intervento viene affrontato dal primario in persona, caro amico di famiglia, che era a conoscenza del tipo di legame tra i due giovani. Intanto Isotta è in preda all’ansia in sala d’attesa: teme per la vita di Tristano, ma spera che si salvi anche Mark. Dopo diverse ore, finalmente si aprono le porte della sala operatoria e escono due lettini: sul primo giace,sotto l’effetto dell’anestesia, Mark, sul secondo, nelle stesse condizioni, vi è Tristano. Dietro di loro vi è anche il primario, stanco ma apparentemente soddisfatto. Egli si avvicina alla ragazza per informarla del buon esito dell’intervento. Isotta sollevata attende che i due si risveglino.


The sweet awakening and the triumph of love

La luce è intensa, abbagliante, tanto che quasi stordisce, poi pian piano si attenua e quell’immagine che prima era offuscata,indefinibile adesso incomincia a prendere forma. Mark distingue una lampada su un soffitto avorio, quindi disorientato comincia a guardarsi intorno, e dall’arredo che vi scorge comprende di trovarsi in ospedale. Si accorge,inoltre, che al suo fianco c’è un altro lettino con un’altra persona. Travolto da una serie di interrogativi a cui invano cerca di dare risposta, si arresta quando anche l’atro paziente si risveglia e volge il suo viso verso Mark. Quest’ultimo è assai sorpreso nel rivedere Tristano ed è proprio a lui che chiede una risposta alle sue domande. Tristano allora gli racconta la dinamica dell’ incidente e di come abbia rischiato di morire. Gli spiega poi che solo con un trapianto di rene sarebbe stato possibile salvarlo, ma questo poteva avvenire soltanto mediante un donatore compatibile. Considerato quindi il loro legame di sangue, non poteva che essere lui il suo donatore. Mark, meravigliato dalla bontà d’animo di Tristano a dispetto del suo egoismo, con le lacrime agli occhi, ringrazia il fratello e gli chiede perdono. In quel momento, si apre la porta, e appare la figura esile e delicata di Isotta, preoccupata dalla reazione dei due nel vederla. Istintivamente getta le braccia al collo di Tristano e si accerta che stia bene. L’immagine dei due così affiatati e uniti, induce Mark a riflettere sui suoi errori, ma soprattutto sul sentimento dell’amore che, quando è autentico, non conosce limiti né può essere ostacolato. Capisce anche che non si può pretendere che i propri sentimenti vengano a tutti i costi ricambiati e neanche che gli altri rinuncino a provare liberamente i propri sentimenti. Mark allora rivolgendosi ai due, chiede la loro comprensione e la possibile costruzione di un rapporto di fiducia e di amicizia reciproca. Tristano e Isotta non possono che essere felici.

lunedì 29 marzo 2010

Dal libro: Scheda sul personaggio. Tristano (primi cinque capitoli)

Scheda sul personaggio.

Tristano (primi cinque capitoli)

Figlio di Biancofiore e Rivales re di Loonois. Con la morte del padre, ad opera del duca Morgan , egli viene allevato dal siniscalco Rohalt.

Vittima di un inganno da parte dei Vichinghi, viene fatto prigioniero sulla loro nave , ma lui invoca in suo soccorso il mare, che inizia ad agitarsi fino a spingere i suoi carcerieri a lasciarlo libero, mettendolo su una barca e affidandolo al mare. Giunge così nella terra di Cornovaglia, dove viene accolto con grande stima e considerazione, per le sue qualità e virtù, dal popolo di quella terra e dal re Marco, grande amico di re Artù, capo dei famosi cavalieri della Tavola Rotonda. Tristano si presenta come figlio di un mercante, ma la sua abilità nel canto e quella nello scuoiare un cervo fanno pensare a re Marco che egli fosse figlio di un cavaliere. Scoprirà, in un secondo momento, che Tristano è suo nipote, esattamente da Rohalt, giunto in Cornovaglia dopo essere sfuggito al crudele Morgan.

( Agnizione)

Prove di coraggio e prodezza:

Tristano dà prova per la prima volta del suo coraggio e della sua forza, decidendo di affrontare Morgan in combattimento. Si recherà così a Loonois, ucciderà Morgan e concederà il trono al buon Rohalt, mentre lui accetterà di rimanere al fianco di re Marco.

Seconda prova: dovendo la Cornovaglia pagare un debito al re d’Irlanda, il re Marco era piuttosto affranto: doveva cedere seicento giovinetti in qualità di schiavi . Tristano non accetta tale situazione e decide di affrontare l’uomo temibile e spaventoso inviato dal re d’Irlanda a ritirare quanto dovuto. Si tratta di Moroldo, uomo forte, grosso, spavaldo e orribile, che reagisce con rabbia e con sdegno quando Tristano gli nega i seicento fanciulli, tanto da pretendere un combattimento con lui dopo tre giorni. Anche in questo caso Tristano sconfiggerà Moroldo e libererà dal debito la Cornovaglia, ma, giunto tra i suoi, perde le forze per le ferite.

Pochi giorni dopo si scoprirà che si tratta di veleno e che nulla potrà più salvarlo. Viene allora messo su una barca e lasciato in balìa del mare, finchè non lo trovano dei pescatori in terra d’Irlanda e lo accompagnano da una maga, sperando che lo possa ancora salvare. La donna riesce a guarirlo e Tristano, prima di essere trovato dal nemico, scappa e ritorna in Cornovaglia, dove non viene accolto favorevolmente dai rivali di corte, aspiranti al trono.

Presentazione del personaggio:

mista, ossia diretta in alcuni punti, indiretta in altri

Descrizione fisica:

bello, forte, robusto, sano e vigoroso

Descrizione psicologica:

coraggioso, cortese, valoroso, sprezzante del pericolo

Origine:

di nobili origini

Cultura:

Viene istruito da Governale nell’uso della spada, arco e lancia; da lui impara anche a leggere, scrivere, recitare poesie e suonare l’arpa.

La sua caratterizzazione è data anche dal contesto socio- culturale e storico nel quale è inserito.

Il suo ruolo all’interno del romanzo è quello di protagonista

mercoledì 10 marzo 2010

Backgrounds to Romance: "Courtly Love"





"Romance" originally referred not to a specific literary genre but to the vernacular French language which was called romanz (meaning that it was derived from the language spoken by the Romans, i.e. Latin). French and other languages derived from Latin, such as Spanish, Italian and Portuguese, are still referred to as "Romance Languages" today. In the 12th century, literature which was written down in the French vernacular was referred to as "romance" to distinguish it from "real" literature, which was invariably written in Latin. Gradually, the term "romance" began to refer not to any narrative written in the French vernacular, but to the specific sort of narrative literature that was most popular among the French-speaking court audiences of France and Anglo-Norman England: stories of the chivalric adventures of knights and their ladies, often set at the court of King Arthur (see Translatio handout for early development of Arthurian literature and of the genre known as "romance"; see also Anglo-Norman Literature and French Literature: Anglo-Norman).


The audience for these early vernacular narratives was largely made up of women--the queen, duchess or countess and the other ladies of her court. These women naturally tended to be interested in stories in which women played more central roles than was true in Germanic epics such as Beowulf (which centered almost exclusively on the exploits of male warriors). Because the vernacular language poet's livelihood depended upon pleasing his/her audience, the vernacular narratives written for these courts ("romances") tended to focus on other plot developments than the fighting and male-bonding emphasized in epic poetry. The narratives still concern the deeds of brave warriors, but the Middle English knight (unlike the Old English thane) is motivated by love for his lady. Accordingly, women play an increasingly important and active role.


Two women who had a particular influence on the development of romance were Eleanor of Aquitaine, queen first of France and then of England, and her daughter Marie, Countess of Champagne (in Eastern France). Eleanor brought to the English court her interest in poetry, music and the arts, all of which were cultivated at the court of Aquitaine where she grew up (her grandfather William was the first known troubadour poet). In the vernacular narratives that were written for and/or dedicated to Eleanor--early "romances"--we find an emphasis on the sort of love relationship that is depicted in troubadour poetry, commonly known as "courtly love" (fin'amors in Provençal, the language of troubadour poetry).



The "courtly love" relationship is modelled on the feudal relationship between a knight and his liege lord. The knight serves his courtly lady (love service) with the same obedience and loyalty which he owes to his liege lord. She is in complete control of the love relationship, while he owes her obedience and submission (a literary convention that did not correspond to actual practice!) The knight's love for the lady inspires him to do great deeds, in order to be worthy of her love or to win her favor. Thus "courtly love" was originally construed as an ennobling force whether or not it was consummated, and even whether or not the lady knew about the knight's love or loved him in return.

The "courtly love" relationship typically was not between husband and wife, not because the poets and the audience were inherently immoral, but because it was an idealized sort of relationship that could not exist within the context of "real life" medieval marriages. In the middle ages, marriages amongst the nobility were typically based on practical and dynastic concerns rather than on love. The idea that a marriage could be based on love (as in the "Franklin's Tale") was a radical notion. But the audience for romance was perfectly aware that these romances were fictions, not models for actual behavior. The adulterous aspect that bothers many 20th-century readers was somewhat beside the point, which was to explore the potential influence of love on human behavior.

Social historians such as Eric Köhler and Georges Duby have hypothesized that "courtly love" may have served a useful social purpose: providing a model of behavior for a class of unmarried young men that might otherwise have threatened social stability. Knights were typically younger brothers without land of their own (hence unable to support a wife) who became members of the household of the feudal lords whom they served. One reason why the lady in the courtly love relationship is typically older, married and of higher social status than the knight may be because she was modelled on the wife of the feudal lord, who might naturally become the focus of the young, unmarried knights' desire. Köhler and Duby posit that the literary model of the courtly love relationship may have been invented in part to provide these young men with a model for appropriate behavior, teaching them to sublimate their desires and to channel their energy into socially useful behavior (love service rather than wandering around the countryside, stealing or raping women like the knight in the "Wife of Bath's" tale).

The behavior of the knight and lady in love was drawn partly from troubadour poetry and partly from a set of literary conventions derived from the Latin poet Ovid, who described the "symptoms" of love as if it were a sickness. The "lovesick" knight became a conventional figure in medieval romance. Typical symptoms: sighing, turning pale, turning red, fever, inability to sleep, eat or drink. Romances often contained long interior monologues in which the lovers describe their feelings.


A Latin-language work from the late 12th-century, Andreas Capellanus's "Art of Courtly Love", has sometimes been taken as a serious treatise describing the "rules" of courtly love, supposedly written for Countess Marie of Champagne (daughter of Eleanor of Aquitaine, and the person to whom Chrétien de Troyes dedicates The Knight of the Cart, the romance in which the love of Lancelot for Guenevere is first introduced). It is now clear that the work is not a serious treatise but a satire mocking the conventions of courtly love, written within a university milieu hostile to the conventions of courtly literature. Nonetheless, the treatise attests to the popularity of the literary conventions of "fin'amors" within courtly society--for you can't satirize something that does not exist!


Contents of this and linked pages Copyright Debora B. Schwartz, 1998-2002

The Rules of Courtly Love - by Master Giles de Laval

Courtly love developed during the 12th century in France, and quickly became an ideal of courtly society throughout Europe for the rest of the Middle Ages. It described an intensely idealised form of sexual passion: the kind of "falling in love" familiar to every society in every age.

The ideal of courtly love was embodied in a highly elaborate, sophisticated and aristocratic code of behaviour that permanently influenced western culture and the way we look at romantic love.
The concept of courtly love originated with the troubadours of southern France who, rather than the more prevalent martial epics of the time, sang about love and the women they loved, inventing as they did so an almost religious "cult of love".

This was proving revolutionary because it placed women, who were almost completely powerless in medieval society, in a position of complete dominance over their lovers.

Between 1184 and 1186 AD, the ethos of courtly love was codified and written down by Andreas Capellanus, who was probably court chaplain to Marie de Champagne, in his book De Arte Honesti Amandi (On the Art of Honorable Loving).
It is now believed that Capellanus' book, which drew heavily on the Roman poet Ovid's satirical Ars Amatori (The Art of Loving), was intended as an elaborate intellectual joke, full of the outrageously distorted arguments and paradoxes so loved by medieval courtly society.

Although we know that medieval people found Capellanus' treatise screamingly funny, we can not discount it: a parody can not exist without the object it parodies.

Examples from Book I of De Arte Honesti Amandi.

1. Flee from avarice like a noxious plague, and embrace its opposite.
2. You must keep yourself chaste for your beloved's sake.
3. You must not try to break up a love affair between a woman suitably joined to another man.
4. Take care not to choose for your love a person whom a natural sense of shame would prohibit you from marrying.
5. At all costs take care to avoid lies.
6. Do not have many people in the secret of your love.
7. Being obedient in all things to the commands of ladies, always study to be enrolled in the service of love.
8. When fulfilling and receiving the pleasures of love, always let modesty be present.
9. Speak no evil.
10. Never publicly expose lovers.
11. Show yourself in all things polite and courteous.
12. When you are engaging in the pleasures of love, do not exceed the desires of your lover.

Examples from Book 2 of De Arte Honesti Amandi.

1. The state of marriage does not properly excuse anyone from loving.
2. He who does not feel jealousy is not capable of loving.
3. No one can love two people at the same time.
4. It is well known that love is always either growing or declining.
5. Whatever a lover takes against his lover's will has no savour.
6. A male does not fall in love until he has reached full manhood.
7. A mourning period of two years for a deceased lover is required of the surviving partner.
8 No one should be prevented from loving except by reason of his own death.
9. No one can love unless they are compelled by me eloquence of love.
10. Love is accustomed to being an exile from the house of avarice.
11. It is unseemly to love anyone whom you would be ashamed to marry.
12. A true lover does not desire the passionate embraces of anyone but his beloved.

The Countess of Champagne was asked what gifts it was fitting for ladies to accept from their lovers. She replied "A lover may freely accept from her beloved these things: a handkerchief, hair band, a circlet of gold or silver, a brooch for the breast, a mirror, a belt, a purse, a lace for clothes, a comb, cuffs, gloves, a ring, a little box of scent, a portrait, toiletries, little vases, trays, a standard as a keepsake of the lover, and to speak more generally, a lady can accept from her love whatever small gifts may be useful in the care of her person, or may look charming, or may remind her of her lover, provided however that in accepting the gift it is clear that she is acting quite without avarice."


Andrea Hopkins, The Book of Courtly Love, Harper Collins, 1994.
John F. Nims, Sappho to Valery: Poems in Translation, Rutgers University Press,1971
Theresa Sheehan, "The Lovers Lesson" in Tournaments Illuminated Issue #118, N. Beattie ed., Society for Creative Anachronism, 1996.
Nigel Saul ed., The Age of Chivalry, BCA London, 1992.

mercoledì 3 marzo 2010

Tristan and Isolde Questionnaire part one

Answer to the following questions

  • Tristan is a hero in this tale. Examine the role of heroes in our society and how they are portrayed in tales, fairytales and legends.

  • Who is your hero? What qualities make him/her a hero?

  • Is there a comparison between Tristan and your hero?

  • How is your ethnic background different from the story of Tristan and Isolde?

  • How are gender roles established in the story?

  • Is it our society different/similar?

  • In this story princess Isolde is a prize for the strength of a warrior.Do we have anything similar in our culture?

Tristan and Isolde


Notes about the character of Tristan:

Tristan (TREES-tahn), the courtly son of Rivalin and Blanchefleur. Orphaned at birth, he is raised by Rual the Faithful until he joins King Mark’s court after his escape from Norwegian kidnappers. He serves his lord well by killing Duke Morolt and winning the hand of Isolde the Fair for Mark. Tristan and Isolde drink a love potion by accident and fall helplessly in love. The two lovers deceive Mark until Tristan is forced to run away. Later, he marries Isolde of the White Hands, but it is a marriage in name only, because he is still deeply in love with Isolde the Fair.




Notes about the character of Isolde:

Known as Isolde the Fair, she is the heroine in the Tristan legend. Isolde was the daughter of King Gorman of Ireland and the Elder Isolde, sister of Morholt (Marhaus). Isolde knows how to brew potions and whip up remedies from all sorts of poisons , she learnt this skill from her mother, who actually prepared the love potion. Isolde's loyal companion and maidservant (or lady-in-waiting) was named Brangwain. It was Brangwain who was responsible to carry the love potion made by the queen of Ireland to help her daughter fall in love with King Mark of Cornwall, who was older than Isolde, after the wedding. Brangwain has a main role in the whole story, since she falls ill during the journey back to Cornwall. While she is asleep Tristan and Isolde drink the love potion thinking it’s water and fall deeply in love. This will change their faith and will lead them to death.



Physical description
Isolde is a beautiful and charming woman with long fair hair, pale skin and rose cheeks.

Psychological description
The bottled-up fury, the sour regret, the quick intelligence running to irony. Proved to be an eager and gifted pupil, playing the harp exquisitely, Isolde the fair is regal, she is passionate, she is generous but she is also filled with fury at her situation at the beginning, ready to kill Tristan because he caused the death of her uncle Morholt, and at the same time, filled with warmth and love in the second part of the story, when she is helplessly in love with Tristan.

Origins
She is the daughter of the king and queen of Ireland

Cultural Background
She was educated by her mother from whom she also learnt how to make potions and remedies with herbs

Role
She is one of the main characters

martedì 2 marzo 2010

Warwick Castle - Thursday 25th February 2010



Homework:

1.) Read the following article and draw a mind-map about castles and how you think life in castles was during the Middle Ages. Use your dictionary to help you find the meaning of difficult words in the text.

Have fun!!!
Robi



Hint:

A Mind-map is a map and not a report. A mind-map is very useful to sum up and underline all the important information about a subject.












Warwick Castle
(pronounced /wɒrrɪk/WORR-ik) is a medieval castle in Warwick, the county town of Warwickshire, England. It sits on a bend on the River Avon. The castle was built by William the Conqueror in 1068. The river and cliff form natural defences.

Warwick Castle is the subject of many ghost stories. Fulke Greville is said to haunt the Watergate Tower, despite being murdered in Holborn; the Watergate Tower is also known as the Ghost Tower and for most of the year it is home to "Warwick Ghosts Alive", a short, live-action show telling the story of Fulke Greville's murder. The show uses live actors, sound, lighting and visual effects.

When you think of the Middle Ages, you might imagine knights, lords and ladies, jousting competitions and bloody battles, probably taking place in or around a castle. Castles were important staging points for conquests and defences of territories in medieval times. The designs and constructions of these fortresses varied greatly, and many survive today.


The Merriam-Webster Collegiate dictionary defines a castle as a "fortified group of buildings". But a more practical definition is that a castle was a fortification of the High Middle Ages (10th to 15th century) equipped with high walls, towers and a moat (fossato). The word "castle" comes from the Latin word "castellum," which means "fortified place." The French popularized the term "castle" in the Middle Ages. Castles served a primarily military purpose, they housed armies. Many castles were part of fortified towns and sheltered (host) the surrounding villagers in times of war. As time went on, castles also became residences for lords and kings. Near the end of the Middle Ages into the modern era, castles lost their military function and functioned as residences for the nobility or were abandoned altogether.


Castles vs. Palaces


Castles and palaces were stately homes for nobles and kings, but only castles had high curtain walls, towers and moats. Although palaces are large residences and may have walls around them, they do not have high curtain walls and were not designed for military purposes.


Bailey or Ward


From a military standpoint, the bailey, or courtyard, was a wide-open space. So any invading soldiers who made it through the gate into the bailey would be exposed to arrow fire from the outer walls and towers and the inner walls and towers.


The bailey also served as a marketplace for festivals and fairs, a practice field for drilling soldiers and training horses, and an area for tournaments. In the tournaments, knights fought with swords and shields on foot and jousted in arenas called lists (or list fields). In the later Middle Ages, baileys featured gardens and fountains.

Some castles didn't have inner walls, so the bailey also contained the towers, the keep (main residence) and auxiliary buildings (great hall, chapel, knight and servant quarters, kitchens and workshops).


Inside a Castle


The keep and the auxiliary buildings that supported castle life varied from castle to castle. Sometimes buildings (like the chapel, great hall and kitchens) were integrated into the keep, and sometimes they were separated.


The keep was the main residence of the ruling lord. It was made of stone and could be square or circular. Keeps could be attached to walls or freestanding. They had many functions.


Residential apartments contained beds and furnishings. They were usually heated by fireplaces, and light came through glass windows.

The great hall could be located in the keep or in separate buildings. In the earliest castles, like the one described in the epic poem "Beowulf," great halls were used for eating and sleeping. Later, they were used for entertaining and holding court. They usually had high ceilings and large fireplaces. The floors were usually stone or dirt.


Storage of food, beverages and gold was usually in the lower levels of the keep.


Defense (arrow loops, armoury, battlements) usually occupied the top levels.

Prisoners were kept in the dungeon (derived from "donjon"). Dungeons were usually in the upper parts of the keep because it made escape more difficult, but they were later moved to the lower levels.

Religion was important in everyday life during the Middle Ages. People went to church every day, usually morning mass. Most castles had their own chapels and priests, either in-residence or visiting. Chapels could be simple rooms in the keep or elaborate separate buildings.

Horses were essential in medieval life. Knights rode them into battle. They pulled carts. They were transportation, like your car. So they needed a garage called stables.


Wells and cisterns were collected water for the castle. Wells could be located within the keep or in the bailey. Cisterns collected rainwater from the roofs. Some castles had rudimentary plumbing that channelled water from cisterns to sinks.

Castles needed many craftsmen and artisans, including carpenters, farriers and blacksmiths, to maintain the buildings and grounds. Their workshops were usually separate buildings within the bailey.


Medieval Sanitation


So what happened when nature called while soldiers were defending the castle during a siege? They had several options:

  • Toilets were merely holes in the towers. Wastes dropped below -- into the bailey, the base of the outer wall, the moat or cesspools (pozzo nero) contained within the tower.
  • The garderobe (or gardrobe) was a room that projected from a wall. A hole in the floor allowed wastes to drop below.


Some castles had sanitary towers in the inner or outer walls. The wastes would drop into a cesspool in a pit (hole).